Pagina:De Sanctis, Francesco – Lezioni sulla Divina Commedia, 1955 – BEIC 1801853.djvu/77

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beatrice 7i


gentile: e non la poteva immaginare in atto alcuno, se non misericordioso; per che si volentieri lo senso di vero l’ammirava, che appena lo potea volgere da quella. E da questo immaginare cominciai ad andare lá ov’ella si dimostrava veracemente, cioè nelle scuole de’ religiosi e alle deputazioni de’ filosofanti, sicché in piccol tempo, forse di trenta mesi, cominciai tanto a sentire della sua dolcezza, che ’l suo amore cacciava e distruggeva ogni altro pensiero.

Poco appresso chiama questa donna figlia di Dio, regina di tutto, nobilissima e felicissima Filosofia.

La scienza non fu per Dante una mera speculazione, un esercizio intellettuale: la scienza fu per lui una donna, ch’egli amò non meno caldamente di Beatrice. Datosi alla filosofia e soprattutto alla teologia, noi lo vediamo disputare a Parigi con quello stesso ardore, col quale scriveva sonetti alla sua donna.

Né è meraviglia.

Noi non possiamo vivere, se non abbiamo dinanzi a noi qualche cosa a cui mirare, ed in quella spieghiamo tutta la ricchezza del nostro spirito: poco rileva qual sia, se vizio o virtú, se vile o nobile cosa. Dante giovane amò; nell’etá matura amò ancora; l’obbietto è mutato, la sua anima è la stessa: la versò tutta nel primo, la versa tutta nei secondo amore.

In questo secolo scettico noi non possiamo farci capaci di questo natio amore inverso la scienza: noi ci siamo avvezzi a ridere di quelli che prestano culto alle idee; e riserbiamo la nostra ammirazione per gli uomini che chiamiamo pratici o positivi, gli atei della scienza. Ammaestrati dalla esperienza, noi diciamo: — La filosofia è questo, la vita è quest’altro; la morale è questo, la vita è quest’altro; pensiamo di un modo, viviamo d’un altro. — Per Dante la scienza è cosa seria e vivente; niente entra nel suo spirito, che tosto non prenda corpo ed a cui immagine non conformi la societá e l’uomo. Quindi l’unitá organica del suo universo, edifizio teologico, il cui pensiero costitutivo non si spiega solo in una serie di veritá dottrinali o simboliche e improduttive, estrinseche alla sua creazione, ma è spirito di vita, amoroso e fattivo. In cima al suo edifizio