Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/129

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la «divina commedia» versione di lamennais i23

dice: «m’oppresse le cceur en y pensant et avant que je parie»); come: «á t’entendre, bien me parais-tu florentin» (il Brizeux dice: «tu me sembles vraiment florentin, quand je t’entends parler»); un’armonia poetica che ti fa risonare nell’orecchio l’energia aspra di Dante: «qu’ il broya, comme le chien broie les os»

che furo all’osso, come d’un can, forti.
Aggiungi una certa sanitá e castitá di forma, remota da ogni Ascio e da ogni gonfiezza. Non è bellezza tanto delicata, non gradazione di affetto, che sfugga all’occhio del traduttore. Ugolino, intravvedendo confusamente in sogno nel lupo e ne’ lupicini la sorte sua e de’ suoi figliuoli, chiama quegli animali con vocabolo umano: «lo padre e i figli». «Fatigués me paraissaient le pére et les fils», traduce egregiamente il Lamennais: ed il Brizeux dice prosaicamente: «le loup et ses petits me parurent fatigués». Non ha sentito quanto strazio è li in quel «padre» e «figli», parola a doppia faccia, che ci mostra ciò che vede Ugolino e ciò che la visione gli annunzia. E poco appresso: «pour nous regarder ainsi, mon pére, qu’as-tu?». Dante dice:
Tu guardi si, padre, che hai?
A questo linguaggio dell’affetto, dove tutto è impressione, ed il legame logico è cancellato, il Brizeux sostituisce una forma discorsiva, una specie di post hoc, ergo propter hoc, ma stupendamente il Lamennais: «Pére, comme tu regardes! Qu’as-tu?»

La versione è preceduta da una introduzione sulla Divina Commedia, divisa in otto capitoli. Gli ultimi tre sono una esposizione del poema nel suo significato generale e delle sue parti. E i primi cinque? È giá lungo tempo, che si ripete: — La letteratura è l’espressione dell’individuo e della societá. — E però non c’è critico oggi che non creda suo obbligo di farti a proposito di un lavoro letterario la storia dell’autore e de’ suoi tempi. Il Lamennais si è messo per questa medesima via; e nel primo capitolo ti fa uno schizzo della storia del mondo dalla caduta