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VERSIONI E COMENTI DI LIRICHE TEDESCHE
i. — «La vita campestre»
versione e giudizio di una poesia tedesca.
Oh beato colui che il corpo lasso, | ||
In fra i campi riposa! Il terso sasso. | ||
Il fremer della fronda, il suon del rio | ||
Gli parlan di virtú, parlan di Dio | ||
Sotto la fronda ombrosa, | ||
Ei sta, quasi in un tempio, ove il Signore | ||
È piú presso al suo core; | ||
E l’erba rugiadosa | ||
Quasi è un altare, ove i ginocchi inchina | ||
Alla bontá divina. | ||
Né desto, né dormendo, l’usignuolo | ||
Gli accarezza l’orecchio; l’usignuolo | ||
Lo desta col suo canto; | ||
E d’Aurora intanto | ||
Il raggio imporporato | ||
Tra fronda e fronda, gli risplende allato. | ||
Qui ei ti sente, o Dio: nel mattutino | ||
Dolce color di orientai zaffiro; | ||
Nel sol raggiante per l’eterno giro | ||
Del celeste cammino; | ||
E nel ramo gemmato; | ||
E nel vento sdegnato. |