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delle «opere drammatiche» di f. schiller 23

so bene che alcuni da un estremo individualismo vorrebbero condurci ad un fatalismo estremo. L’individuo è tutto, l’individuo è niente. Pur troppo è questa la storia dell’umano pensiero: percorsa la prima metá di un cerchio, ei dee farsi da capo e percorrer l’altra metá prima di giungere al centro, dove maravigliato si accorge che quei due giri opposti sono parti del medesimo circolo. L’individuo è niente! Ma senza la umana libertá, non che il dramma, la poesia è distrutta: e giá questa scuola dottrinaria comincia a produrre i suoi mah frutti, e se dee lungamente regnare, ben temo che non giunga a prostrare affatto quel po’ di vigore ch’è ancora rimasto ne’ nostri mezzi caratteri e nelle nostre mezze passioni. Il Fato è onnipossente sul corso generale delle cose umane; ma egli ha lasciato in rriano dell’individuo il suo destino. — La vita è il bivio innanzi ad Ercole: uomo, tu sei libero, tu puoi scegliere: tu puoi argomentarti a tua posta, e incrudelire, e iscellerare, mutando abito senza mutar cuore, ipocrita quando tremi, violento quando calpesti; vogli o non vogli, l’Umanitá non ti bada, e segue serena il suo corso — . Ivi è il significato del dramma. Prima mistero, poi uomo, ora è idea. Né intendo che, come per ritrarre meglio il cuore umano si è caduto da alcuni in un rettorico sentimentalismo, si cada ora in un rettorico filosofismo. L’idea non è pensiero, né la poesia è ragione cantata, come piacque definirla ad un poeta moderno: l’idea è ad un tempo necessitá e libertá, ragione e passione: e la sua forma perfetta nel dramma è l’azione. Date moto a diversi istrumenti, e da quei vari e contrari suoni nasce un suono unico, divina armonia. Tale è la vita: interessi, passioni, credenze, caratteri, accidenti, credulitá di plebe, fanatismo di classi, entusiasmo di giovani, e illusioni generose e disinganni amari, e stolte speranze e disperazioni piú stolte, e creduti trionfi e credute sconfitte: ed al di sopra di questa scena mobile l’immagine calma e serena dell’umano destino. Tale è la vita; e dal contrasto di questi cozzanti elementi, giunta la pienezza de’ tempi, nasce l’armonia e l’accordo. Ma la mia temeritá comincia a divenir pedantesca: io pretendo mostrar la via all’ispira-