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302 saggi critici


E viene l’ultimo giorno,

                          Et l’ange, en s’envolant, disait: — Viens avec moi! —
Lorsqu’un cri de bonheur répondit: — je te vois! —
                    

Vi è una etá della vita, nella quale l’anima, non ancora conscia della realtá, sente bisogni e desiderii che non sa definire, vaghe aspirazioni verso lo sconosciuto. La Sassernò rimane perpetuamente in quella etá; non ne sa uscire, non sa concepire altro. Ma in quella etá, quanto la realtá è meno appresa, tanto piú calda è l’immaginazione; e l’anima, in luogo del mondo che le manca, se ne crea un altro, e lo popola di ombre, d’immagini, di creature. La Sassernò ha il sentimento, ma non la fantasia di quella etá; il mondo reale le manca, e non sa farsene un altro; o sia in terra, o sia in cielo, non sa farsene un altro; quindi il vuoto, e, sua conseguenza, la noia e la tristezza. Ora, prima condizione della poesia è l’immagine, è che si vegga. Milna vede l’Angelo in morte: quest’angelo, questo ideale, il poeta deve vederlo in vita, e la Sassernò non lo ha veduto. Rilegarlo nell’altro mondo gli è come negare alla terra la poesia, e condannarci a vivere nel fango o nel vuoto. L’autrice non ha saputo appropriarsi il reale, purificarlo, idealizzarlo; il suo «rêve» è rimaso incompiuto, freddo, confuso: ella è Milna che soffre e languisce, e non sa di che; onde la sua poesia è un lungo e monotono lamento, che non può destare alcuno interesse, perché privo di contenuto. In fondo alla poesia del Leopardi ci è il nulla; ma esso ha dirimpetto, eterna contraddizione, l’essere: l’immagine egli te la distrugge, ma dopo di avertela mostrata in tutto il rigoglio della vita, e di sotto alla morte ripullula sempre, per morire un’altra volta. In fondo a queste poesie ci è il vago, il puro vago, che tende a determinarsi e non può. Ora, il vago è quel non so che di tumultuoso nel nostro mondo interiore, prima che ne scintilli la creazione poetica; quell’oscuro movimento o divenire che precede la concezione, e che ne’ mediocri, non pervenuto mai a maturitá, si manifesta nel disordine e nella confusione delle idee non abbastanza di-