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appunto per questo vi è mancato il tempo di far tutto con maturitá e diligenza; e le vostre idee e le vostre opere portano l’impronta della fretta e del provvisorio. Prima di lasciar entrare roba tanto sospetta, permetteteci che noi l’arrestiamo al passaggio e domandiamo di verificarla. Prendiamo ad esempio la letteratura italiana. Gioberti ci assicura che quello che è ivi eccellente è tutto opera del Cristianesimo. Ora eccoti il Settembrini che dice per l’appunto il contrario. A chi credere? E tutti e due sono dommatici ed eccessivi, e quantunque citino spesso la storia, non è difficile a vedere che hanno giá una opinione bella e fatta, e la storia ci sta a pigione. Oltreché, anche i piú inesperti fiutano subito qualche cosa di non filosofico e di non perfettamente sincero in queste opinioni improvvisate per il bisogno della battaglia, e insinuate piú da fini e passioni politiche, che da tranquille meditazioni. La scienza mal si riconosce in queste vostre lotte di classici e romantici, di neocattolici e razionalisti, di empirici ed ontologi, dalle quali non è potuta uscire la veritá che mutilata e difformata. Innanzi a tante contraddizioni la nuova generazione e non si ribella e non nega, ma, entrata in sospetto de’ vostri metodi e delle vostre costruzioni ideali, è ben risoluta a non lasciar passare nessuna opinione senza verificare la sua origine, la sua natura e la sua conformitá co’ fatti. Domandiamo troppo?

— La domanda è onesta. Non negate, ma dubitate. Volete rifare Cartesio e Bacone. Gli è un tornare indietro, mi pare.

Zumbini. Anche su questa faccenda dell’andare avanti o del tornare indietro non siamo d’accordo, forse. Talora ciò che si dice regresso è un progresso bello e buono. Ma lasciamo star questo, che è corda oggi fuori di luogo, e di politica non mi voglio brigare.

— Bene. Verificate pure. Ma pensate che la via del verificare è lunga e malagevole. Troppi studii ci vogliono e troppo tempo. Cartesio se ne stancò, e, cominciato col voler tutto verificare, finí anche lui con l’improvvisare. Se la nuova generazione attiene questa promessa, se mette nelle industrie, ne’ commercii, negli studii positivi e di fatto quell’energia che noi