Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/159

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la scienza e la vita i53


non può: non può produrle; e dove son fiacche e logore, non può lei surrogarle. No, ella non può, dove il sentimento religioso languisce, dire: — La religione sono io — , e non può, dove l’arte è isterilita, dire: — L’arte son io — ; può darti una filosofia della storia, del linguaggio, dell’uomo, dello Stato; ma non ti dá la storia, il linguaggio, l’uomo, lo Stato. Ti dá la coscienza della vita, non ti dá la vita; ti dá la forma, non ti dá la materia; ti dá il gusto, non ti dá l’ispirazione; ti dá l’intelligenza, non ti dá il genio.

Una forma non intende l’altra. Il sentimento non comprende l’immaginazione, e l’immaginazione non comprende l’intelligenza. Ciascuna forma pone sé stessa nelle altre, e non ci vede che sé, e si ride di ciò che non è lei. Il sentimento guarda con occhio di compassione l’uomo d’immaginazione, che ha bisogno d’idoli per alzarsi fino ad esso; e l’intelletto non comprende il sentimento nella sua ignoranza semplice e commovente. Una forma progredisce davvero, quando riconosce il suo limite nelle altre forme; e le studia e le comprende e le rispetta e fa di quelle il suo vestito. La religione cattolica fu potente davvero, quando usci dal suo ascetismo, e riconobbe il suo limite nella vita, e se ne appropriò le passioni, gl’interessi e le forme; e il papa fu re, e il cardinale fu principe, e il vescovo fu barone. Sotto a quel vestito temporale ci era lei nel suo spirito e nella sua veritá; e se scadde, gli è che quel vestito divenne il suo corpo e la sua sostanza, e se perdette la vita temporale, gli è che da lei s’era ritirata la vita spirituale. Un gran progresso ha fatto la scienza, quando è giunta a riconoscere il suo limite nella vita, e si è fatta potente, perché si è fatta modesta. Quel giorno che potè contemplare sé nella vita, e trovare ivi dentro la sua sfera accanto alle altre, e studiarle, comprenderle, rispettarle nella loro autonomia, nella loro libertá, nel loro diritto alla vita, appropriarsele, fare di quelle il suo vestito, rimanendo ivi dietro causa attiva e trasformatrice, quel giorno fu il principio della sua potenza. Questa è la grande scoperta del nostro secolo, che vale bene quella del vapore. L’ideale antico era Beatrice, la scienza che può tutto,