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la scienza e la vita i59


zanitá, mezza istruzione, mezze idee. La scienza è sistema com’è la vita; le migliori veritá sono falsitá, se non sono nella mente coordinate e limitate. Idea intera è idea nel sistema; mezza idea è idea scappata dal centro, e, presa per sé, è cosí vera lei, com’è vera l’opposta. Onde societá e individui, divenuti cervelli centrifughi, passano con facilitá dall’una all’altra, e oggi gridano libertá, e domani gridano autoritá. La nostra vita è a pezzi, a ritagli, con molto di nuovo nelle parole, con molto di vecchio ne’ costumi e nelle opere, sicché dentro di noi non è serio né quel nuovo, né quel vecchio. Tale è la vita e tale è la scienza. E posso dire il contrario: tale la scienza, tale la vita; perché la scienza è la vita che si riflette nel cervello, è il prodotto della stessa materia, e se la vita è guasta, la scienza è guasta, e non che faccia miracoli, ma non può fare neppure il miracolo di avviarci alla vera scienza, a’ sodi e serii studi. Piccola azione, dunque, avrá sulla vita questa scienza e questa istruzione. E quando pure sia istruzione soda e intera, giá non guarirá il nostro male che ha la sua sede nella fiacchezza della fibra e nella debolezza delle forze morali. Conoscere non è potere. Vagheggiamo non so che enciclopedico nella gioventú, abbiamo aumentata la serie delle sue conoscenze, e non perciò abbiamo aumentata né la forza del cervello, né la forza del carattere. Con questi preludii allarghiamo la nostra azione anche alle basse classi, vogliamo spandere i «lumi del secolo», come si dice, spezzare a quelle il «pane della scienza»; ed è venuta su una letteratura popolare, tutta smancerie e tutta fiorentinerie, tutta diminutivi, e in una forma da commedia che chiamano lingua toscana: un accozzarne di roba filosofica e di roba cattolica, l’ateo e la suora di caritá a braccetto. Cosi noi pensiamo «fortiter et suaviter» d’insinuarci nel cuore del popolo, come giá il demonio nel cuore di Eva, e fargli gustare il frutto proibito senza troppe grida del babbo e del prete, e vogliamo insegnare la veritá col mezzo della menzogna, e inculchiamo negli altri certe idee, di cui ci beffiamo nel secreto della coscienza, e gridiamo contro i preti, e ci mettiamo sul capo il berretto del prete. Cosi fortificheremo la fibra, rialzeremo i caratteri e for-