Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/241

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studio sopra emilio zola 235


periodo. Il periodo era lo «statu quo», il «bonum est nos sic esse», la pace «á tout prix» al di fuori, e al di dentro la quiete con la piú ampia soddisfazione degl’interessi materiali: fu perciò chiamato il regno de’ soddisfatti. Quando tornavano a rumoreggiare, si poggiava a destra, si facevano leggi repressive, si amoreggiava co’ duchi e co’ conti. Questo «juste milieu» con movimenti tattici a destra o a sinistra fu chiamato «jeu de bascule». Era un regno all’italiana, perché gl’italiani sono eccellenti nell’arte del mezzo termine. Caratteristica di quel regno era il difetto di ogni ideale e di ogni scopo; ciò che dicevasi stabilitá dinastica e politica, o in altri termini lo «statu quo». Il movimento faceva paura, e non intendevano quei conservatori dottrinarii, che non si conserva se non mutando e rimutando, come avviene di ogni corpo vivo. La teoria diplomatica dell’equilibrio fu applicata alla politica interna, e tutto il «savoir faire» fu posto nel prender linguaggio ora di destra, ora di sinistra, e volger l’una contro l’altra le due bandiere, senza una bandiera propria. Sotto al luccicare delle frasi sentivi il vacuo di un partito volteggiatore senza bandiera. La tattica riuscí’ a dare una vita artificiale a questo regno anemico. Si mirò a creare interessi, a farsi amici, a costituire un partito numeroso nel Parlamento, e ad assicurare la sua base nei collegi elettorali. Venne l’era del favoritismo e della corruzione. Si appagarono le vanitá co’ nastri, e gli appetiti coi grassi affari. La legion d’onore brillò su tutte le lordure, e con gli appalti, le concessioni e i fondi segreti si sviluppò l’affarismo. Cosí fu creato un corpo elettorale a immagine de’ deputati, e il buon Guizot, gioiva, e diceva a elettori e deputati: — Arricchitevi! — .

Pure questa corruzione era limitata e pudica. Voglio dire che attingeva solo le classi politiche, e rimaneva coperta sotto la splendida vernice della scienza e dell’eloquenza. Nondimeno il male che fece questo regno fu gravissimo, perché quando lo sfibramento de’ caratteri e delle coscienze prende le alte classi, è difficile arrestare il contagio nei piú umili strati sociali.

E questo avvenne sotto l’Impero, che non impedí quella corruzione, anzi se ne fece base e arte di governo. Col suffragio