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240 | saggi critici |
In un ambiente sociale cosí morboso anche i buoni sono condotti fatalmente verso la miseria e la vergogna. La vita sociale è una lenta e inavvertita depravazione de’ nostri buoni istinti e buoni sentimenti. Come si fa a mantenersi un onesto uomo in una societá dove il senso morale è cosí pervertito, che gli onesti sono messi in canzone come sciocchi, e uomini notoriamente furfanti, a guisa di meretrici che predichino castitá, si fanno essi predicatori di onestá, e trovi chi stringa loro la mano? Una societá è perduta, quando il tornaconto è di essere un accorto briccone, anzi che un brav’omo. Tra questi esempi un marito e una moglie, a cui non mancavano dei buoni istinti e delle corrette abitudini, si lasciano attrarre dall’onda, si che insinuandosi negli animi loro a poco a poco l’infezione comune, finiscono nell’ultima depravazione dell’idiotismo e della miseria. Questo è il tema dell’Assommoir. E questa pittura fa Zola della democrazia parigina sotto il secondo Impero.
Di questi due romanzi il successo è stato clamoroso, e molte le edizioni. Il che mostra per lo meno che lo scrittore ha messo il dito nella piaga.
III
La corruzione naturale.
La corruttela politica e sociale, in cui era la Francia fin da’ tempi di Luigi Filippo, aveva giá ispirato il romanzo francese. Esauste le velleitá classiche e romantiche, la letteratura volgeva le spalle alle Lucrezie romane e medioevali, i due tipi delle due scuole combattenti, e prendeva abito e colore nazionale, scegliendo a materia la storia e i costumi paesani, ora per via di allusioni, cerne nel Roi s’amuse, ora per via di tesi, come dalla Matilde della Sand alla Femme de Claude del Dumas ora per via d’intrecci atti a muovere la curiositá, come ne’ Misteri di Parigi. Questi romanzi sono in fondo psicologici, avendo per base