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introduzione i5


poesia, di etá, di costumi, di forme e d’idee estranee alla coscienza e in mescolanza con tutto il resto. Cosi la nostra vita ha perduto la sua unitá e semplicitá; e ci dibattiamo fra il reale vivo e presente e l’ideale di ritorno, l’ideale riflesso, l’ideale consapevole, e simili formole.

Certo, la ristaurazione dell’ideale, quando la vita sociale era in aperta dissoluzione e quasi putrefatta, è l’orgoglio di due generazioni, è il maggior titolo di gloria di questo secolo, è la seconda giovanezza, è la vita nuova: è la giovine Germania, la giovine Francia, la giovane Italia.

Ma questa giovinezza dura troppo tempo fra noi. E poiché abbiamo conquistato e possediamo una patria, e piú di libertá che non ne sappiamo usare, mi par tempo di abbandonare le nenie dell’ideale e fermar bene i piedi in terra.

Quando in Italia sorse la scuola purista, i gesuiti la combattevano e predicavano il latino. Ma quando quel purismo fu riconosciuto vuoto, e si alzò a scuola di libero pensiero, i gesuiti corsero appresso a quel vuoto e si fecero puristi e ci diedero il padre Bresciani.

L’ideale, come il purismo, fu una grand’arme di guerra, che ci ha resi grandi servigi, e che oggi è irrugginita, non taglia piú. Ci è tutto un vocabolario, le cui parole facevano giá tremare i nostri cuori, e che oggi non hanno senso, e giungono fredde in mezzo ad una generazione indifferente. Noi ce la prendiamo con la generazione, e dovremmo prendercela col vocabolario, e pensare a mutarlo. La reazione oggi si fa idealista, come un tempo si fece purista, e ruba il nostro vocabolario e usurpa le nostre spoglie, vuote spoglie, sotto le quali non c’è piú Achille. Natura abhorret a vacuo. Lasciamo il vuoto a’ cadaveri; e noi che ci chiamiamo la vita, cerchiamo il possesso e il godimento della vita.

E un quarto di secolo che in Germania e in Francia nessuno parla piú d’ideale, 0 chi ne parla è tenuto in conto di arcade, di retore, di dottrinario: nome dato a gente a cui nella superbia delle dottrine manca il senso del pratico e del reale.

Presso di noi il pensiero da tempo in qua è rimasto immo-