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INTRODUZIONE

LA CRITICA DEL PETRARCA1


È uscito testé a Parigi un bel volume sul Petrarca, ed è uno studio d’A. Mézières, professore di letteratura straniera alla Facoltá di lettere.

È un libro scritto senza enfasi, con semplicitá e vivacitá, e che tu leggi intero d’un tratto come un romanzo.

E lo diresti quasi un romanzo psicologico, dove sono indovinati e presentiti molti misteri dell’anima, che danno la spiegazione di parecchi fatti. A questo genere di storie intime il genio francese è acconcissimo, ajutato anche dalla lingua che esprime le più delicate e fuggevoli gradazioni della vita interiore.

Un lavoro simile si può fare con molta esattezza sul Petrarca, non essendo il Canzoniere che il ritratto della sua anima, e trovandosi nelle sue opere, e specialmente nelle Lettere, la sua vita rappresentata, direi, giorno per giorno. Il Mézières non è quasi sorta di studii che non abbia creduto suo debito di fare per sorprendere i secreti di quella nobile vita; ed oltre i documenti giá noti, di cui una ricca collezione è nella Biblioteca del Louvre e nella Biblioteca imperiale di Parigi, ha avuto innanzi la raccolta completa delle Lettere familiari del Petrarca, pubblicazione diligente del benemerito Fracassetti.




F. de Sanctis, Saggio sul Petrarca.

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  1. Questo lavoro, pubblicato ultimamente dal nostro autore sull’Antologia di Firenze, ci è parso come un’acconcia introduzione a quest’opera.