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xvi - pietro aretino 133


Lisa. Il vostro giudizio ha garbo.

Boccaccio. Purch’io sia l’uom ch’ella cerca... I nomi alle volte si strantendono.

Lisa. Il vostro è si dolce che si appicca a le labbra. Eccola corrervi incontra a braccia aperte.


Le cortigiane sono il suo tema favorito. La sua Angelica è il tipo di tutte le altre, e la sua Nanna è la maestra del genere.

Questa è la commedia che poteva produrre quel secolo, l’ultimo atto del Decamerone: un mondo sfacciato e cinico, i cui protagonisti sono cortigiani e cortigiane, e il cui centro è la corte di Roma, segno a’ flagelli dell’uomo che nella sua ròcca di Venezia erasi assicurata l’impunitá.

Secondo una tradizione popolare molto espressiva, Pietro morí di soverchio ridere, come morí Margutte e come moriva l’Italia.