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Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. II, 1912 – BEIC 1807957.djvu/282

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276 storia della letteratura italiana


valentissimi, seguendo anche loro la via aperta da Galileo, ma pur delle scienze storiche e sociali. L’abbondanza dell’oro per la scoperta dell’America e la crisi monetaria die’ occasione a’ primi scritti di economia: il Discorso sopra le monete e la vera proporzione fra l’oro e l’argento di Gaspare Scaruffi, che propugnava, come Campanella, l’uniformitá monetaria; e il trattato sulle Cause che possono fare abbondare i regni di oro e d’argento di Antonio Serra di Cosenza, scritto alla Vicaria, dove l’autore, come complice di Campanella, era tenuto prigione. Moltiplicarono i trattati di giurisprudenza, massime nella seconda metá del secolo. Alberico Gentile nel suo libro De iure belli fa giá presentire Grozio; e gli è vicino per forza speculativa Alessandro Turamini, che scrisse De legibus. Tra gl’interpreti del dritto romano sono degni di nota l’Alciato, l’Averani, il Farinaccio, il Fabro. Fondatori della storia del dritto furono il «gran» Carlo Sigonio, come lo chiama Vico, e il Panciroli, maestro del Tasso.

Pubblicarono lavori non dispregevoli di cronologia l’Allacci, il Riccioli, il Vecchietti. Comparivano storie venete, napolitane, piemontesi, pisane: il Nani, il Garzoni, il Summonte, il Capecelatro, il Tesauro, il Roncioni: cronache piú che storie, volgari di sentimento e di stile. In Roma naturalmente si sviluppava l’archeologia. Il Fabretti di Urbino scrivea degli Acquidotti romani e della Colonna traiana, e pubblicava in otto serie quattrocentotrenta iscrizioni dottamente illustrate. Moltiplicavano le compilazioni, le raccolte, come sussidio agli studiosi. Il Zilioli scrisse l’indice di tutt’i libri di dritto pontificio e cesareo, e il Ziletti in ventotto volumi il trattato Iuris universi. Avevi giá annali, giornali, biblioteche, cataloghi e simili mezzi di diffusione. Vittorio Siri aveva pubblicato il Mercurio politico e le Memorie recondite, l’Avogadro il Mercurio vendico. Il Nazzari cominciò a Roma nel i668 il Giornale de’ letterati, e il Cinelli pubblicava la Biblioteca volante, una specie dí storia letteraria. Comparivano gli Annali del Baronio, le Vite de’ papi e cardinali del Ciacconio, la Storia generale de’ concili di monsignor Battaglini, la Storia delle eresie del Bernini, la Napoli sacra