Breve trattato delle cause che possono far abbondare li regni d'oro e d'argento dove non sono miniere
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1613

BREVE TRATTATO
delle cause
che possono far abbondare li regni d’oro e argento
dove non sono miniere
con applicazione al regno di napoli
del dottor
ANTONIO SERRA
della città di Cosenza
diviso in tre parti
1613
Indice
- Capitolo I - Delle cause per le quali li regni possano abbondare d'oro e argento
- Capitolo II - Delle cause accidentali e accidenti propri
- Capitolo III - Dell'accidenti communi
- Capitolo IV - De l'accidente commune della qualitá delle genti
- Capitolo V - Dell'accidente commune del trafico grande
- Capitolo VI - Dell'accidente commune della provisione di colui che governa
- Capitolo VII - Che non vi siano altre cause delle predette
- Capitolo VIII - Comparazione della cittá di Napoli con la cittá di Venezia e Genoa a rispetto delli predetti accidenti
- Capitolo IX - Condizioni della cittá di Napoli e Venezia per l'effetto predetto
- Capitolo X - Come, non obstante le condizioni predette, Venezia abbonda d'oro e argento, e perché
- Capitolo XI - Come, stante le condizioni di Napoli, sia quella povera di oro e argento
- Capitolo XII - Comparazione di Napoli con l'altre cittá d'Italia
- Proemio
- Capitolo I - Se la bassezza o altezza del cambio della piazza di Napoli con l'altre piazze d'Italia sia o possa essere causa dell'abbondanza o penuria di moneta nel Regno
- Capitolo II - Se, essendo vera l'esperienza che dice, séquiti conclusione vera, che il cambio basso faccia abbondare e l'alto impoverire
- Capitolo III - Se è vera la esperienza detta di sopra
- Capitolo IV - Se è vera la ragione che il cambio alto dia guadagno a chi vuol portare denari in Regno per cambio e non in contanti e per tal rispetto non vengano contanti
- Capitolo V - Delle prime ragioni e consequenze che deduce dalla altezza e bassezza del cambio, con le cause che non fanno essere denari in Regno
- Capitolo VI - Della provisione consultata farsi per l'abbondanza di denari in Regno
- Capitolo VII - Se gli effetti, che dice dover produrre la provisione predetta, siano veri
- Capitolo VIII - Del banno fatto dal signore conte d'Olivares sopra il bassare del cambio
- Capitolo IX - Se la provisione o pragmatica predetta di bassare il cambio possea essere impedita da altri prencipi d'Italia
- Capitolo X - Se l'entrate che tengono forastieri in Regno con l'industrie e ritratto di mercanzie siano causa della penuria della moneta
- Capitolo XI - Se contradicea alla giustizia la detta pragmatica
- Capitolo XII - Degli altri effetti, che dice seguitare da detta pragmatica, se siano veri
- Conclusione di questa seconda parte
- Proemio
- Capitolo I - Delli remedi fatti e proposti per fare abbondare il Regno di moneta
- Capitolo II - Del remedio della proibizione dell'estrazione della moneta
- Capitolo III - Del remedio di far correre la moneta forastiera o crescere la valuta
- Capitolo IV - Delli espedienti proposti come crescere la moneta propria o bassarla di peso o di lega
- Capitolo V - Della proporzione giusta fra l'oro e l'argento, tanto d'antichi quanto di moderni
- Capitolo VI - Delli espedienti contra la penuria della moneta in generale
- Capitolo VII - Della difficoltá o possibiltá delli espedienti predetti
- Capitolo VIII - Se, non ostante la difficoltá, si possa reparar alla penuria e introdur l'abbondanza
- Capitolo ultimo - Come si possano facilitare gli espedienti predetti
- Conclusione