Breve trattato delle cause che possono far abbondare li regni d'oro e d'argento dove non sono miniere/Parte terza/Capitolo VI
Questo testo è incompleto. |
◄ | Parte terza - Capitolo V | Parte terza - Capitolo VII | ► |
CAPITOLO
Delli espedienti contra la penuria della moneta in generale.
Si è fatto conoscere appieno la causa perché non vengono denari in Regno ancorché ogn’anno se ne estraa la valuta da circa milioni sei di robba, e ancora non vi essere altra causa che possa far venire denari, per esser privo della maggior parte degli accidenti che possono causare l’abbondanza de l’oro e dell’argento, con essersi declarato gli accidenti predetti, e similmente li remedi tentati e proposti non esser stati né posser essere bastanti o potenti di producere detta abbondanza. Dalla quale cognizione deve nascere cognizione bastante, almeno in generale, che remedio bisognaria per arrivare al detto effetto: che saria prima levare la causa che non lascia venire denari per la robba che si estrae, e introdur gli accidenti de’ quali il Regno è privo, che la qualitá del Regno può comportare; con l’altre provisioni, che conservino e agiutino gli accidenti predetti. Le quali cose tutte dovriano essere facili, essendo vera la proposizione che, conosciuta la causa del male, sia facile il remedio. Ma, perché, come si è detto nel principio e per esperienza si vede, non sempre è possibile, e il piú delle volte difficile secondo la potenzia delle cause: perciò, essendo la causa, che non permette venire li denari della estrazione della robba, potentissima, levarla o non sará possibile o pur difficile, e altretanto l’introduzione degli altri accidenti che può comportare la qualitá del Regno. Della qual possibiltá e difficoltá si ha da trattare.