Pagina:Del coraggio nelle malattie.djvu/23

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XIII

dipendono, direi, da un visibile comando dello spirito, come del muover una gamba, un braccio ec., gli altri a quelli che si mantengono nel corpo dall’istesso suo meccanismo, come il moto del cuore, il moto degl’intestini ec.

Sicchè dal sin qui detto parrebbe che lo spirito riempiuto di coraggio ad altro non servirebbe che a spingere con maggior forza i primi moti, cioè que’ che procedon da lui, e non gli altri, cioè i meccanici e naturali, e per conseguenza a non influire nè poco nè punto in sulle malattie, le quali appunto infestano per lo più quelle viscere, ove per esso non vi ha luogo ad operare.

Ma qual v’è tra noi che possa segnare esattamente questa linea di divisione fra i suddetti moti, volontarj,