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44 | DEL CORAGGIO |
grave la malattia. È un’affezione sempre dolce, sempre pronta a nascere, sempre stimolante ed eccitante lo spirito. Quindi avviene che resta non lo spirito solo, ma per consenso anche il corpo rianimato e commosso, e sì tutti e due restano in certa maniera combinati e rivolti a difendersi, e a discacciare tutto ciò che è molesto e nocivo. Dalla quale reciproca costituzione par che insorga il coraggio, la cui mercè poco o nulla sentesi la difficoltà di venir a buon capo in tale intrapresa; e ai dolori, alle veglie, alle inquietudini, alla ferocia e ostinazione del male, si spunta la forza, allorchè vanno a battere una persona che di speranza e di coraggio sia armata.
Eppure v’hanno degli uomini crudeli, che più tosto che dar delle speranza ai miseri languenti, gliele levano anzi con lugubri riflessi, e con nuove minacce, quasi che il male medesimo non vaglia