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— Vedi, Natòlia; s’è voluta alzare stamattina, e ha la febbre alta. Nonna, nonna, tornate sotto le coperte.
— Tornerò, tornerò: tutti torniamo sotto la coperta, — disse la vecchia, e Natòlia se ne andò con un peso sul cuore.
Cosa strana, ripassando davanti alla casa delle dame vide proprio Efix salire su dalla strada solitaria: andava curvo sotto la bisaccia, così curvo che pareva cercasse qualcosa per terra.
— La vecchia deve morire e vede già, — pensò Natòlia.
Egli la guardò coi suoi occhi indifferenti come quelli di un animale, e non disse se sarebbe o no andato dalla vecchia: saputo che le sue padrone stavano a confessarsi si tolse la bisaccia, la depose sul gradino e sedette aspettando: le ortiche gli punsero le mani.
La serva allora tornò in chiesa, e guardò se poteva dire alle dame che il servo era giunto, — così avrebbero lasciato libero il prete; ma da una parte del confessionale stava donna Ester di cui si vedeva il lembo dello scialle venir fuori come un’ala nera, e dall’altra stava già donna Noemi, col dorso che ondulava lievemente, a tratti, sotto la stoffa nera opaca, e un piede lungo e nervoso fuori dalla sottana sollevata.
Le altre penitenti pregavano, di qua e di