Pagina:Deledda - Cattive compagnie, Milano, Treves, 1921.djvu/121

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Ozio 111


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Nel pomeriggio la marinara salì da Barbara per domandarle se voleva andare sulla collina.

— Non te lo consiglio però, — disse con la sua voce alta, che pareva volesse dominare il fragore delle onde. — Il tempo cambia: si fa umido. Vedi che nuvole?

Infatti il cielo si copriva di nuvole, e molte paranze e molti velieri stavano raccolti nel porto. Sotto il cielo annuvolato quella folla di alberi nudi dava l'idea d’una foresta autunnale: pareva che tutte le foglie cadute si fossero sciolte nell’acqua verde-giallastra del golfo.

Barbara decise di stare a casa. La marinaia se ne andò: passando accanto al balcone, vide per terra il foglio gettato da Barbara, con una testa appena abbozzata, ma già viva, piena di espressione, — la testa di Antoniotto; — e un sorriso malizioso brillò nei suoi piccoli occhi color del mare.

*

Più tardi Barbara vide che la barca s’apprestava alla partenza. Il tempo cambiava ancora; le nuvole erano scomparse, ma una nebbia biancastra ondulava sul mare quieto.