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182 | cattive compagnie |
E fra la turba di mendicanti il vecchio riconobbe con meraviglia una sua compaesana, una donna che nella sua infanzia aveva domandato l’elemosina, ma cresciuta poi e diventata una bella giovane era riuscita a farsi sposare da un uomo benestante, del quale era vedova.
— E cosa facciamo qui, Liè? Sei ricaduta in miseria? — le domandò sorpreso.
— State zitto, — disse Liedda; vergognosa e supplichevole. — Sono venuta per voto. Non lo dite a nessuno: non dite chi sono.
— Bella! — egli esclamò, e promise di star zitto.
E non sapendo che fare, sedette su una pietra, all’ombra delle macchie fra le quali si apriva il sentiero; e si divertì a veder con quale disinvoltura la finta mendicante chiedeva l’elemosina a tutti i passanti.
— Vedete, — ella gli diceva, — tutti i soldi che ricevo, li dò poi alla Madonna del Buon Cammino, benedetta Ella sia. I miei parenti credono ch’io sia andata a Nuoro per affari. Chi mai poteva credere che voi sareste venuto da così lontano, ziu Tòmas? Ah, voi non mi tradirete, vero? Come sta vostra nipote Maria? Senza dubbio anche voi siete venuto per un voto.... per lei....