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doveva sposarla; ma non mancava di dire a sè stesso, per consolarsi:

— Poteva succedere qualche guaio: meglio che sia andata così.

*

Una mattina, agli ultimi di gennaio, mentre usciva col suo cofanetto nel grembiale, chiamata d’urgenza presso un pastore ch’era caduto di cavallo, la medichessa sentì raccontare dalle sue vicine una strana avventura accaduta nella notte.

— Un frate ha lasciato una bambina, in casa di comare Pottoi! Pare sia una bastarda, figlia di gente ricca: l’hanno portata di lontano, forse da Nuoro....

Nuoro, per quelle buone paesane, era come a dire Parigi, un luogo lontano, una grande città di misteri e di perdizione.

Mille supposizioni e commenti passavano di bocca in bocca: lei sola, la medichessa, taceva; e palpava il suo cofanetto, contando sulle dita nervose:

Maju, lampadas, triulas, agustu, capidanne, santo Gainu, santo Andrìa, Nadàle, jannarju1 — nove mesi giusti.

  1. Maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre, gennaio.