Pagina:Deledda - Cattive compagnie, Milano, Treves, 1921.djvu/83

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Novella romantica 73


noia, per il gusto di descrivere la propria casa, l’orto, la montagna, la scuola, i bambini, infine tutta la cornice che s’adattava così bene al quadro melanconico della sua vita.

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Lettere che furono il primo capitolo di un romanzo epistolare, non più sciocco nè più interessante di mille altri romanzi del genere, che capitano regolarmente a quasi tutti i giovani scrittori e alle giovani scrittrici.

Impossibile riprodurre qui tutta la corrispondenza dei due maestri, che durò un anno e sei mesi.

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Dunque, un anno e sei mesi passarono. Due autunni umidi e freddi, una primavera calda, un’estate ardente, e due inverni tiepidi e chiari come primavere. Serafino non ricordava la tristezza e lo splendore delle altre stagioni attraversate da lui come da un viandante cieco; ma non dimenticò mai l’ardore di quella primavera e la dolcezza di quei due ultimi inverni passati nel villaggio dove viveva il letterato suo nemico.