Pagina:Deledda - Cenere, Milano, 1929.djvu/90

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— Ebbene, — riprese la signora, — avete dunque fatto il vostro dovere?

— Fatto! Fatto!

— Me ne rallegro. Credete pure, solo i figli legittimi sono il sostegno dei padri nella vecchiaia.

Poi s’avvicinò il signor Carboni.

— Che occhi indiavolati ha questo montanaro! — disse, guardando il bimbo negli occhi. — Ebbene, perchè li abbassi? Ridi? Ah, diavoletto....

Anania rideva di gioia nel vedersi osservato dal padrino, e guardato con affetto dalla signora Carboni.

— Che cosa diventerai, diavoletto?

Egli abbassava e sollevava gli occhi lucenti (che le cure di zia Tatàna avevano guarito perfettamente), e cercava di nascondersi dietro del padre.

— Dunque, rispondi al padrino! — esclamò il mugnaio scuotendolo. — Che cosa ti farai, diavoletto?

— Mugnaio? — chiese la signora.

Egli accennò di no, di no.

— Ah, non ti piace? Contadino?

No, e sempre no.

— Ebbene, vuoi studiare? — chiese astutamente il mugnaio.

— Sì.

— Ah, bravo! — disse il signor Carboni, — tu vuoi studiare? ti farai prete?

Ancora no.