Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/58

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— Va al diavolo! — gli rispondeva il priore. — Non vedi che è una pecora canuta, vecchia come te!

— Canuto sei tu, Antoni Carta! Se m’insulti ancora, t’infilo nella mia leppa.

E prete Porcheddu teneva alto il bicchiere, la testa un po’ reclinata sull’omero, gli occhi lusinghieri rivolti a Maddalena e alle graziose figlie del priore.

Sulla poppa del mio brik,
Buoni sigari fumando,
Col bicchier facendo trik,
Bevo rum di contrabbando.

— Ah! ah! ah! — ridevano le donne.

Elias solo taceva. Seduto su una delle molte selle sparse per la cumbissia, egli centellinava il suo vino, abbassando e sollevando di tanto in tanto la testa. E ogni volta che sollevava gli occhi incontrava gli occhi ridenti di Maddalena, sedutagli di fronte, a poca distanza, e quegli occhi obliqui ardenti, gli penetravano l’anima. Egli provava una specie d’ebbrezza, un rilassamento di tutti i suoi nervi, un piacere quasi fisico, ogni volta che la guardava.

Le voci, le chiacchiere, le risate, le canzonette di prete Porcheddu, le esclamazioni delle