Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/60

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desiderava esser lasciato tranquillo, Pietro ritornò presso la fidanzata.

— Son tanti matti, — pensava Elias, vagando di qua e di là. — Ma anch’io? Ah, essa è la sposa di mio fratello: perchè son così pazzo da guardarla?

Rimase fuori tutta la sera.

— Dov’è mai Elias? — chiedeva ogni tanto zia Annedda, guardando intorno inquieta. — Dove sarà andato quel benedetto giovine? Va a cercarlo, Pietro.

Ma Pietro badava a Maddalena — che a dire il vero non pareva molto innamorata di lui, o almeno nol dimostrava, forse per tenersi nella compostezza consigliatale da sua madre, — e rispondeva: — Vado vado — ma non si muoveva.

— Dove sarà mai Elias? — ripetè zia Annedda, giunta l’ora della cena. — Portolu, va un po’ a vedere dov’è tuo figlio.

Zio Berte, seduto per terra accanto al focolare, arrostiva un agnello intero infilato in un lungo spiedo di legno. Egli si vantava che nessuno al mondo arrostiva meglio di lui un agnello o un porchetto.

— Andrò, andrò, — rispose a sua moglie, — lasciami prima aggiustar i conti con quest’animaletto.