Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/239

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la casa maledetta 233


mani, ebbero quasi terrore a guardarsi e a dire quello che pensavano.

Ella si lasciò cader seduta sugli scalini dei quali non aveva più paura, e cominciò a piangere, passando la mano sul suo grembiale come ad accarezzare un bambino.

— Vedi, — singhiozzava, — ti hanno ucciso e sepolto, povera creatura figlia del peccato. Eri tu che dal limbo ci tormentavi. Ecco perchè nell’andarsene la mala madre sparse il sale....

Anche mastro Antonio non dubitava che quelli fossero gli avanzi di un neonato ucciso; ma la coscienza gli consigliava di stare, per il momento, zitto. Zitto e perplesso.

Il ritorno improvviso del marito sciolse la situazione. Era accigliato, il marito, pronto a riprendere a litigare con quel tormento di donna che era sua moglie: ma quando la vide piangere, davanti al muratore pensieroso, si mise a ridere.

— Ebbene, l’avete trovata questa malìa? Mostratemela!

La moglie aprì il grembiale, ed egli vide le ossicina e si rifece serio.

— Ebbene, che è?