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48 sotto l’ala di dio

sante per la sua vittoria, e provava voglia di ridere pensando che dopo tutto Gian Gavino s’era messo sotto l’ala di Dio per sfuggire alle tentazioni di lei; ma in fondo sentiva anche un po’ di paura. Rimessa la spranga tolse la chiave e guardò dal buco della serratura. Egli era lì, davanti alla porta, e pareva la vedesse e l’aspettasse, truce, pronto alla vendetta.

Allora fu lei che andò a mettersi sotto l’altare: asciugò l’olio dal tappeto, raccolse i frantumi dell’ampolla, e con essi fra le mani molli d’olio s’inginocchiò e si mise a piangere. Il sudore che nello sforzo della lotta le aveva inumidito tutta la persona le si raffreddava addosso come un velo di ghiaccio, ed ella tremava d’umiliazione e di terrore perchè sentiva che era ancora lei la più debole, la più bisognosa dell’ala tiepida di Dio.