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250 | il flauto nel bosco |
sole, vedo la porta dei vicini aprirsi e uscirne la vecchia.
Era alta e secca anche lei come il figlio, vestita di panno e velluto nero, con la spaccatura delle maniche e il petto gonfi della bianchezza abbagliante della camicia: e anche lei mi ricordò il cipresso in parte carico di neve.
E al suo primo passo mi domando fulmineamente dove mai va: al secondo mi rispondo che Pasqua è ancora lontana, e al terzo che è troppo presto per fare le compere: al quarto impallidisco e il cuore mi si ferma col fermarsi della vecchia alla nostra porta.
Ella veniva a chiedere la mia morte.
*
Poichè, infine, il figlio era un ottimo partito, e le ragazze potevano ridersi delle sue canzonette d’amore, ma non rifiutarlo per marito.
E aspetto che mi si chiami giù per ricevere la terribile vecchia: i minuti passano, nessuno mi chiama: io credo di essere stata soggetta ad un’allucinazione; ma no, l’uso è così; la ragazza non deve essere presente all’atto della domanda di matrimonio: viene interpellata dopo; poichè si deve rispondere