Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/103

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discutevano sulla possibilità di questo desiderato incendio, disse tranquillamente:

— Se il Perrò sborsa trecento scudi io trovo l’uomo disposto a dar fuoco alla tanca. Perchè mi guardi così, figlio caro? — domandò a Bruno. — Tu fingi di stupirti, ma sai meglio di me che esistono uomini i quali, non per trecento, ma per trenta scudi, sarebbero disposti a incendiare il mondo. Che ne dici, Predu Maria Dejana?

— Trenta scudi son pochi per un crimine tale.

— Mettiamo cinquanta. Mettiamo cento. Eppoi non si tratterebbe di crimine, perchè il Perrò è disposto a pagare egualmente il valore della tanca. La vecchia Moro non perderebbe un centesimo. Coraggio, Predu Maria Dejà, guadagnati questi cento scudi.

— Puoi guadagnarteli tu, — egli disse con rabbia.

— Io sarei subito sospettato.

— Bruno, allora.

— Egli ha paura!

Bruno non protestò. E pensieri foschi attraversarono la mente di Predu Maria; gli sembrò che quei due fossero d’intesa per indurlo all’atto doloso, perchè egli aveva commesso ben altro crimine, ed a

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