Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/104

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loro doveva sembrare naturale che egli potesse diventare anche incendiario. Perchè allora lo volevano in loro compagnia? Ah, per questo appunto! Egli adesso riusciva a spiegarsi il perchè della loro benevolenza, delle gentilezze che gli usavano. E la sua diffidenza e i suoi sospetti aumentarono, perchè nelle sere seguenti Lorenzo insistè tanto nel suo progetto che persino Bruno lo invitò a finirla.

— Il Perrò è un uomo onesto e tu non devi permetterti di scherzare così.

— E allora digli così: Lorenzo s’impegna di fargli vendere la tanca, ma vuole trecento scudi per la senseria. Non un centesimo di più.

Il Dejana pensava talvolta di avvertire Antonio Maria del fosco progetto del dispensiere; ma un senso di orgoglio e di rancore glielo impediva.

Il suo ex compagno pareva lo avesse davvero rinnegato, e se qualche volta passava di là volgeva la testa dall’altra parte e neppure lo salutava. Egli dunque si sentiva solo, più che non lo fosse stato in «quel luogo». Scambiava qualche parola con gli altri lavoranti; ma essi erano così miserabili, affamati e pieni di guaj, che la loro amicizia riusciva fastidiosa.

Una notte — le sere si facevano tiepide