Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/184

Da Wikisource.

— 178 —


pensiero per conto mio. Hai veduto come perdo la testa quando vado in collera? Ciò accade una o due volte nel giro di molti anni, ma quando accade.... addio! Non ci vedo più; non penso più; faccio come Gesù nel Tempio: prendo una frusta e flagello....

— Ma, santa donna, — egli disse con dolcezza, — voi avete detto che prendevate informazioni. Le avete prese?

— Appunto perchè le ho prese ho avuto compassione di te. Ho pensato: non bisogna rimetterlo in mano della giustizia.

— Ma ve le han date bene? — egli insistè, diventando ironico. — Vi han detto che gentiluomo ricco e nobile io sono? Adesso vi dirò.... Non avete vergogna di dar vostra figlia ad un uomo come me? Voi, mi sembra, volete maritarla per forza. Mi dicono che avete quattrini. Perchè non le cercate un altro marito?

— Non dire scempiaggini! Sebastiana è povera. Se avessi avuto quattrini non l’avrei esposta a tutti i pericoli del mondo, lasciandola servire presso una donna come Marielène. Siamo povere, sì, ed è per questo che tu vuoi burlarti di noi. Se davvero avessimo avuto quattrini, tu non ti saresti fatto pregare.... E adesso mia figlia è rovinata, rovinata per sempre!