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fortunato e celebre. Con la mia mamma si parlava sempre di lei. Mai avrei creduto di incontrarla qui, in queste circostanze. Ma voglio sperare che ella si rimetta: glielo auguro di tutto cuore.
Egli abbassò la testa, come un fanciullo umiliato, e pareva aspettasse che io continuassi a parlare, e che dicessi di più. Io non potevo dire di più.
Allora riprese lui, senza più guardarmi in viso.
— Ricorda i miei giochi? Ho fatto sparire la salvietta....
— Oh, questo lo ricordo bene! Che rabbia, quando tiravo fuori il servizio mutilato. Perché, sa, la salvietta non si trovò più.
Mi pentii subito di aver detto queste parole, ed a ragione; perché egli rispose:
— Lo so bene. L’avevo portata via io.
— Lei?
Egli scosse la testa indietro, come volesse respingere il vento che lo stroncava, e ritrovare la forza di un tempo: e quando tornò a fissarmi negli occhi rividi dav-