Pagina:Deledda - Il ritorno del figlio - La bambina rubata, Milano, Treves. 1919.djvu/150

Da Wikisource.

La donna però non se ne curava; né pareva curarsi d’altro.

Vedendomi entrare seguìto e quasi spinto dal vecchio, mi fissò coi suoi occhi un po’ vaghi; poi subito parve ricordarsi di qualche cosa e riconoscermi: il suo bel viso in colore di pesca si illuminò di un sorriso che subito si spense.

Il vecchio me la presentò; era sua figlia, la moglie del droghiere.

Io non l’avevo mai veduta, né fuori per strada né nella bottega; non usciva mai anche lei, doveva avere qualche guaio.

Infatti vidi il vecchio che per dirle qualche cosa le faceva dei cenni e le gridava le parole all’orecchio.

Era sorda anche lei!

Mentre il vecchio andava a rimettere i suoi arnesi, ella mi accennò di sedermi. Sedetti. Non so perché provavo d’un tratto una sensazione di pace, di dolcezza, come se mi addormentassi.

Intorno alla donna quieta, che subito immaginai dovesse passare la sua vita intera seduta a quel posto, tutto era placido, pulito, ordinato. Il