Pagina:Deledda - Il ritorno del figlio - La bambina rubata, Milano, Treves. 1919.djvu/21

Da Wikisource.

senza però muover le mani dal grembo: e la vecchia pareva a sua volta godersi la loro curiosità.

— Come ti chiami? Come ti chiami, bello? Non parli? Non ce l’hai la linguetta? Parla, tesoro: non parli davvero?

Il bambino aveva riaperto i grandi occhi serii, ma non rispondeva: la sua attenzione, più che dalle donne, pareva attirata da un uomo coricato su una stuoia, lungo la parete all’angolo del camino; o per meglio dire da due piedi che sbucavano di sotto a un sacco buttato in quell’angolo: due grossi piedi rivestiti di scarponi di cuoio grezzo coi chiodi che luccicavano al fuoco.

L’uomo sotto il sacco pareva dormisse profondamente, perché né l’entrata della vecchia serva col bambino, né le esclamazioni delle donne lo riscuotevano; del resto nessuno badava a lui; solo Davide, nel togliersi il cappotto e il cappello che attaccò lì accanto, lo guardò dall’alto, con fugace attenzione: poi andò a sedersi anche lui sulla panca, vicino a sua moglie.

E dapprima parve contento che la moglie si fosse scossa dal suo torpore doloroso, poi s’irritò perché il bambino, impazientitosi finalmente di tutta la curiosità che destava, contrasse il viso come per ridere e invece si mise a piangere: un pianto