Pagina:Deledda - Il ritorno del figlio - La bambina rubata, Milano, Treves. 1919.djvu/48

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— Io non so nulla.

Non si mosse neppure quando il brigadiere entrò con le serve nella camera attigua: sollevò però la testa nel sentire il bambino a piangere: che cosa gli faceva il cattivo uomo?

Anche il cieco tendeva le orecchie: e domandò con voce quasi minacciosa:

— Che, lo portano via?

La donna riabbassò subito la testa, sembrandole che il cieco la vedesse: non rispose, non parlò più, neppure quando sopraggiunse tutto agitato e irritato il marito, il quale raccontava ancora una volta al vecchio dottore che lo accompagnava, come aveva trovato il bambino, dichiarando che s’era pentito di averlo preso e che non intendeva incaricarsene.

Il vecchio dottore lo lasciava dire, anzi pareva non lo ascoltasse neppure: perché era un po’ sordo. Alto, secco, vestito come un pastore protestante, aveva l’aspetto d’una marionetta; eppure ispirava soggezione. S’avvicinò a Bona, che s’era alzata per deferenza ma non muoveva un passo né diceva una parola, e la guardò come fosse lei la malata, facendole cenno di rimettersi a sedere.

Ella si rimise a sedere, riabbassando la testa come non potesse tenerla su. Il marito gridava: