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Cristiano ringraziò, un po’ commosso, un po’ umiliato, non sapendo se era la serva o se era la padrona a fargli parte del pranzo: commosso e umiliato in tutti e due i casi.

— Che lusso — disse; poi domandò se loro donne avevano già pranzato.

— Non ancora: La signora sta a fare un dolce. Perchè non viene stasera da noi?

Ah, stava a fare un dolce? Dunque era la serva che aveva avuto l’idea di fargli parte del pranzo: altrimenti la signora avrebbe mandato il dolce. Ma, certo, anche lei acconsentiva al pensiero premuroso della serva. E se faceva il dolce significava che era uscita dalla sua malinconia e stava bene.

— Non vengo perchè non mi ha invitato.

— Non la invita perchè ha paura che non venga lo stesso.

— Lo ha detto lei?

— Non lo ha detto ma lo capisco io. È fatta così, eppoi è così triste e sconfortata. A volte dice che vuole stare qui tutta la vita, a volte che vuole andarsene subito.

— E tu cosa pensi? — egli domandò con malizia.

La donna lo guardò; ma non ammiccava più; anzi aveva uno sguardo timido di fanciulla. Voleva dire qualche cosa, ma non osava.

Istintivamente portata dalla sua attività