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Lo spirito dentro la capanna 243



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Così senz’altro si fece conoscenza; e a me parve cosa gentile far sapere alla donna che poco distante dall’altura c’era una fontana.

Ella guardò subito verso il sentiero che conduceva alla fontana e il suo viso si rifece giallo e floscio: anche gli occhi ridenti si circondarono di rughe e parvero appassirsi come due fiori di genziana.

— Quante volte l’ho fatta, quella strada, — disse, e nascose il viso sul braccio per togliersi alla vista del sentiero e del luogo intorno.

Io m’alzai e mi avvicinai a lei: sentivo odore di dramma.

— Che cosa è successo in questa capanna? E perchè è chiusa? È vero che ci sono gli spiriti? E perchè....

La donna si rianimò subito; fece un gesto, sollevando e scuotendo lo mani, come per dirmi: troppe cose vuol sapere in una volta; ma poichè non domandava di meglio che di chiacchierare e sfogarsi, senza tanti preamboli cominciò:

— Qui, vede, ci ha lasciato la vita il mio povero marito. Sono poche parole, a dirle, queste; e sembrano niente; invece è una storia