Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/118

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fra i crepacci delle rupi? Venissero fuori i nemici occulti, si mostrassero alla luce, ed egli non avrebbe paura di loro: gli puntassero il fucile in pieno petto, ed egli non si smarrirebbe. Ma temeva l’insidia, l’ombra, il laccio, la sottile rete del tradimento, e ricordava le parole di suo padre:

— L’uccello può salire fino alle nubi, ma basta un po’ di vischio per imprigionarlo.

Avvicinandosi all’ovile cercò di scuotersi e di sorridere di quel suo stolto terrore; ma col grido delle gazze gli giungeva come l’eco insistente della voce di zia Bisaccia, e una triste luce si faceva nel suo pensiero. Sì, capiva: Paska voleva liberarsi di lui, e gli tramava qualche insidia: con l’aiuto dei suoi adoratori ella poteva farlo cacciare in prigione come un volgare malfattore.

E la vista di suo padre, che al solito stava in attesa e sorrideva nel sentire il passo del cavallo, acuì la sua tristezza.

Il vecchio s’avanzava nella radura, e il gatto e il cane gli venivano ai fianchi.

Melchiorre trasse dalla bisaccia la zucca gialla incisa, levò con due dita il tappo, e la porse a zio Pietro.