Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/119

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— Bevete, padre, ho portato del vino.

Zio Pietro la prese fra le mani e accostandola alle labbra rovesciò lentamente la testa all’indietro. Il sole gli battè sul viso, sul petto, sui candidi riccioli della gola.

— Bevete, bevete! — incalzava Melchiorre, e lo guardava con tenerezza; una tenerezza così triste ed amara che pareva dispetto. S’accorgeva che se un sentimento simile alla paura lo aveva avvilito dopo le oscure parole di zia Bisaccia, era per quel vecchio dagli occhi morti, che vedeva con gli occhi del figlio e viveva della vita, della libertà e del lavoro del figlio.

— Oh, se non era per lui! — pensò, morsicandosi i pugni.

Zio Pietro beveva a lunghi sorsi; e il vino spandeva una calda serenità entro il suo vecchio cuore. Si tolse di bocca la zucca, e col viso ancor sollevato e le labbra bagnate e rosse di vino, la restituì a Melchiorre.

— Il Signore ti ricompensi, figlio mio.

Allora anche Melchiorre bevette, con rabbia, con avidità. Sì, bisognava dimenticare, mandar giù così i sorsi amari della gelosia e delle offese.