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— Qual’era?

— Questo solamente! — Sputò e passò il piede sulla saliva.

Basilio seguì con gli occhi l’atto di lei; poi la guardò fisso e sorrise.

— Eppure quel giorno non avevi voglia di scherzare così, bella mia: e adesso ho fretta e se tardo egli mi massacra, altrimenti ti direi qualche parolina....

— Di’, di’, di’.... — incalzò Paska, più paurosa che curiosa.

— Non posso indugiare, adesso!

— Aspetta, aspetta! — Ella lo tratteneva per il braccio; ed egli rabbrividiva di piacere al contatto di lei; ma a un tratto si divincolò, quasi sofferente per tanta gioia e fuggì, rosso in viso, gridandole da lontano:

— Tornerò domani!

— Domani torniamo tutti a Nuoro; non mi troverai più. Vieni stasera, — rispose Paska.

Basilio non rispose, ma il cuore gli batteva forte: saltò sul cavallino e fuggì attraverso la radura. E quel giorno egli fu allegro e spensierato come prima: erano grida, risate, fischi, belati che si sperdevano nell’aria pura del bosco. A colazione raccontò ridendo la storia di zia

     Deledda. Il vecchio della montagna. 8