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l’ apertura, Basilio vide pendere un corpo rossiccio con le zampe spezzate. Era la povera Fior di pervinca scorticata. Cercando di uscir dallo speco aveva ficcato la testa fra due pietre, e ricercandola Melchiorre l’aveva trovata morta.
Basilio palpò le coscie della bestia per assicurarsi che gli occhi non l’ingannavano; e non osò entrar nella capanna e si sdraiò al di fuori gemendo sommessamente.
— Sei ritornato? — chiese zio Pietro.
Egli non rispose.
— Tornato sei, Basilio? Cos’hai?
— Sono mezzo morto, zio Pietro mio! Ho percorso tutto il Monte, ma vedo che avevo sbagliato strada. Ohi, zio Pietro mio, che sono morto.
— Sta zitto! — gridò Melchiorre, che arrostiva allo spiedo i visceri della capra. — Se vengo fuori ti faccio morir davvero, e peggio del come è morta questa povera bestia.
E Basilio tacque, trattenendo persino il respiro, con le orecchie tese come la sua lepre.