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— Cosa c’è di nuovo? — chiese sotto voce. — Sei sceso ad ascoltar la messa? Dove stai?
— In casa di zia Bisaccia.
— E il figlio, il figlio di questa donna, viene spesso al vostro ovile?
— Spesso, — rispose Basilio pur avendo la coscienza di far male: ed ella diventò premurosa e vivace.
— Come ti sei fatto grande! — disse, guardandolo da capo a piedi. — Senti, adesso non posso restar qui: vieni, ritorna, i miei padroni vanno alla messa; potremo parlare.
Basilio appoggiava al muro la mano tremante: gli pareva di dover cadere, come se qualcuno gli battesse con un randello le ginocchia.
— E tu alla messa non ci vai?
— No.
Ella spinse lievemente la porta.
— Ti aspetto, allora: adesso va. Addio.
— Addio.
La porta fu chiusa; a lui parve si chiudesse la porta del paradiso; ma una luce ardente gli sfolgorava dentro, ben dentro al petto. Rifece la strada, ritornò nei miseri vicinati ove la casa di zia Bisaccia sorgeva come una fortezza: e gli pareva