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— Va presto, va subito, che altrimenti se la pigliano con me i tuoi padroni. Tocca via, presto.
— Io vado da Paska, — pensò Basilio infilandosi la tasca sulle braccia.
— Io vado a messa, — disse la donna. — Andiamo assieme un tratto.
Si avvolse nella tunica e si trasse dietro Basilio assonnato e triste: i rintocchi d’una campana risuonavano striduli e senza vibrazione nell’aria gelata del melanconico mattino.
Zia Bisaccia accompagnò Basilio fino alla strada che metteva fuori dall’abitato, e si volse finchè non lo vide sparire.
Egli andò dritto, come spinto dalla volontà di lei, e non si volse e non tornò indietro; ma il suo cuore nuotava in un mare di amarezze.
Dagli occhi appannati dal freddo, dal sonno e dal dolore, gli sprizzavano grosse lagrime che solcandogli le guancie gli bagnavano le labbra; ed avevano un sapore acre e salato.
E via, via, su, su, sotto il cielo triste e candido che prediceva la neve; il gelo imbiancava le chine e induriva i cespugli su per i sentieri che la sera innanzi egli aveva sceso correndo, col cuore in festa;