Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/232

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co, sai! Adesso basta! Tu vuoi rovinarmi....

— Non sono io che mando le accuse anonime! — ella disse infine.

— Dunque è vero? Dunque? Parla, figlia del diavolo! Chi le dice a te queste cose? — Le afferrò l’altro braccio e la scosse tutta. Ella lasciò fare, tranquilla.

— Non me le dicono. Le sento. Io non voglio punto rovinarti.... cosa mi importa di te? Ma ho parlato perchè non posso vedere quell’otre maligna e perfida....

— E perchè non puoi vederla?

Ella non seppe rispondere; ma chinò la testa e sembrava turbata.

— Perchè non puoi vederla.... se non t’importa nulla di me? Perchè?...

Ella taceva. Melchiorre non ricordava più perchè l’aveva fatta chiamare; non ricordava più il suo pericolo; le gravi accuse che lo minacciavano. Solo l’ultimo perchè lo urgeva: tutto il resto era nulla. Anche suo padre egli dimenticava, in quel momento. Dopo un breve silenzio domandò, con voce mutata:

— Non hai paura di me, tu?

— Perchè dovrei averne?

— Posso ucciderti.

— Uccidimi.