Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/267

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ginocchiò presso zio Pietro e glielo fece pazientemente sorbire. Il vecchio torceva il collo, arricciava le labbra per lo spasimo e tremava tutto. La febbre aumentò ed egli cominciò a delirare, muovendo le mani come per togliersi di dosso un insopportabile peso. Con voce rauca ma dolce, quasi infantile, diceva mille cose sconnesse, brani di preghiere, di storielle, di antiche canzoni; parlava a Melchiorre bambino, alla defunta moglie; ricordava minuti particolari della sua giovinezza, rivivendo in un tempo lontano. Ma gemeva ad ogni respiro, se si muoveva gridava di dolore, e di tanto in tanto cercava e chiedeva il bastone; e ogni movimento delle braccia aumentava lo strazio della ferita.

Poi chiedeva un prete, e il pastore voleva mandare Basilio a Nuoro per esaudire il desiderio del morente. Ma Basilio aveva paura; tutto avrebbe fatto fuorchè scendere a Nuoro.

Ripiegato su sè stesso, raccoglieva entro il cuore tutti i lamenti e lo strazio del vecchio: e la sua impotenza ad alleviarne le sofferenze accresceva la sua pena, gli dava un desiderio pietosamente crudele.