Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/183

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è finito, giugno riempie di rosso e di viola i prati e riporta le notti calde che richiamano il gregge al pascolo e il pastore alla veglia ed ai sogni.

Alla metà di luglio arrivò Luca lo studente, che mantenne la promessa di far visita al nonno nell’ovile.



Arrivò una mattina presto, a cavallo, con un grosso rotolo di tela grezza legato sull’arcione ed al quale si appoggiava come a un davanzale.

La sua presenza parve, come sempre, spandere un senso di gioia, di vita nuova, nel paesaggio antico e immobile, al quale le rovine davano un colore leggendario: la luce del mattino si taceva più radiosa perché arrivava lui: gli uccelli sul sovero davanti alla capanna e persino le cicale nei cespugli infiammati di ginestre raddoppiarono il loro