Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/217

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Gli ultimi due versetti, coi quali la fanciulla finisce di straziare l’innamorato, poiché li intona con beffa, come sia lui a cantarli, ricadevano sul cuore di Luca singultanti e accorati.



Francesca non veniva. Certo, era il nonno, quell’orco feroce, a proibirglielo; ma forse era anche il caldo. Un sole ardentissimo incendiava la pianura; da mesi non pioveva, e dove non arrivava la frescura delle ultime vene del fiume, o l’ombra costante dei soveri non conservava l’erba fresca, la terra sembrava coperta di spine, anelante anch’essa ad un alito amico che la rinfrescasse. Passava di tanto in tanto un po’ di vento, ma era come il respiro di un padrone malevolo che ispeziona i suoi servi: caldo ed umido, aumentava la sofferenza della terra, degli uomini e delle bestie.

Anche l’acqua del fiume veniva meno