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— Va bene, va bene, — ripeteva Luca: e parve rassegnato al suo destino.
— Allora, Luca, senti: è bene che tu te ne vada via subito. Io non ti scaccio, bada; aderisco semplicemente al tuo desiderio, poiché per andartene tu dici che aspettavi una mia parola. E ti parlo ancora come avevo promesso a tua madre: ti parlo come un nonno. Puoi prendere uno dei miei cavalli: me lo rimanderai poi a tuo comodo, con uno dei servi di tuo padre; sarà questo, anzi, un segno che tu hai ripreso il tuo giusto posto nel mondo. E mi saluterai tua madre.
Luca parve disposto anche ad accettare il cavallo, perché volse istintivamente gli occhi a guardare il prato dove le bestie pascolavano tranquille sotto lo splendore del tramonto.
Il vecchio non cessava di osservarlo, e gli sembrava di vederne i pensieri come se la testa di Luca fosse di cristallo.
— Ma bada, oh, ragazzo, non ti venga in mente di andare a casa mia, di parlare con Francesca e rimanere d’intesa con lei: allora diventiamo nemici davvero, e sarà lei, quella capriola, a scontare tutto in una volta.
Luca parve raccogliere e nascondere