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Gli pareva di non potersi più muovere di lì; ma ci stava bene; aveva l’impressione di essere come un corpo liquido dentro un vaso di cristallo. E vedeva una grande pianura verde con tanti piccoli cespugli dorati, e un popolo di farfalle variopinte che svolazzavano intorno, si incrociavano, si univano, si separavano, andavano incontro ad altre, ad unirsi di nuovo, a separarsi di nuovo. Tutto procedeva bene, armoniosamente, in una danza fatta di silenzio, di dolcezza, di voluttà. Perchè nella vita degli uomini non poteva procedere così?
— Tutto va bene, sì, — mormorò; — ad Annarosa piace Gioele, e a Nina piace Stefano. Anche a lui piace Nina. E lasciateli fare. E lasciate che si piacciano e che si prendano. Tutto va bene.
La vecchia tentò di sollevarsi sul letto, col viso congestionato. Le pareva che Juanniccu la percotesse. Ricadde, sudata, sospirando; gridò con voce grossa:
— Vattene, idiota! — ma tese il braccio e lo afferrò per la manica; ed egli da prima si mise a ridere, come si divertisse a spaventarla, poi le vide gli occhi luccicanti nel viso livido e provò un senso di paura.
Anche lui temeva di farla morire: si